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Con una luce tra i montanti di 7.200 mm e una distanza massima tra naso mandrino e piano di lavoro di oltre 6.600 mm, la macchina è in grado di lavorare tutta la gamma dei pezzi di grandi dimensioni prodotti nello stabilimento Belleli. «In questo caso - spiega Stefano Lodolo, Direttore Commerciale Innse-Berardi e Camozzi Manufacturing - la soluzione prevede una struttura macchina sovradimensionata in acciaio elettrosaldato calcolata con metodi di analisi degli elementi finiti, per garantire la massima stabilità e rigidità d’insieme. Data la grande dimensione delle masse in movimento, per conseguire il massimo smorzamento delle vibrazioni, grande durata nel tempo, minima manutenzione e, dunque, minori costi di esercizio, gli assi lineari e il RAM sono a sostentamento idrostatico
La macchina è stata anche corredata di una testa universale a 5 assi per potere lavorare pezzi molto complessi, spesso ricavati dal pieno. Un capiente magazzino automatico con teste accessorie e un magazzino utensili a catena di grande capacità danno alla macchina una grande flessibilità di utilizzo sia per applicazioni con grandi asportazioni di truciolo che per lavorazioni dove è richiesta una grande precisione». Il movimento di tutti gli assi lineari è realizzato con sistemi precaricati; per gli assi X e Y viene utilizzato un sistema a doppio pignone e cremagliera con recupero elettronico del gioco.
«Con lo stesso principio, anche gli assi polari della testa universale a 5 assi – evidenzia Lodolo - utilizzano un sistema a pignone multiplo su ruota dentata per ottenere massima rigidità e alta dinamica di movimento in assenza di giochi.
La soluzione adottata, con recupero del gioco elettronico, garantisce un precarico costante del sistema senza necessità di messe a punto periodiche e con minima necessità di manutenzione».
«Inoltre - interviene Tosto - questo centro di lavoro è stato concepito per potere integrare una tavola di tornitura di 6 metri con una portata di 250 tonnellate: è facile comprendere che con tale configurazione la nostra Atlas Hydro raggiunge massimi livelli di flessibilità: aspetto estremamente importante per noi che costruiamo pezzi singoli».
Vantaggi
Il centro di lavoro a portale mobile, ora in piena produzione, offre significativi vantaggi: in primis l’alta produttività grazie all’elevato tasso di asportazione truciolo e al livello di automazione implementato sulla macchina.
Il cambio utensili e cambio teste accessorie automatico, l’uso di sonde elettroniche per misurare i pezzi, la possibilità di controllare la lavorazione in remoto con l’uso di telecamere infatti riducono i tempi morti e garantiscono la massima produttività della macchina.
«Non meno significativi - aggiunge Tosto - sono i vantaggi derivanti dalle soluzioni tecniche adottate: tolleranze ristrette mantenute nel tempo, vita utile dell’utensile ottimizzata a parità di costanza di proprietà meccanica del componente da lavorare, consumo energetico ottimizzato grazie al costante monitoraggio delle utenze, sistema di evacuazione trucioli ottimizzato per una facile pulizia della zona di lavoro e cabina operatore mobile per permettere un controllo ravvicinato delle lavorazioni eseguite garantendo la massima sicurezza degli operatori».
La macchina - interviene Lodolo - dotata di controllo numerico Siemens 840D sl di ultima generazione, è inoltre completamente digitalizzata per andare incontro alle esigenze dell’Industria 4.0, per massimizzare il fattore di utilizzo della macchina
La stessa, infatti, integra il sistema IBRM (Innse-Berardi Remote Maintenance), la piattaforma digitale dotata di algoritmi brevettati dalla nostra società in collaborazione con Camozzi Digital , che permette una reale manutenzione predittiva e un continuo monitoraggio dei parametri vitali della macchina.
Oltre a un continuo controllo in tempo reale di una serie di parametri di funzionamento della macchina la piattaforma IBRM, che lavora in cloud, consente la diagnosi automatica sullo stato di salute dei suoi componenti critici.
Questo avviene mediante un monitoraggio continuo delle condizioni di lavoro e dei parametri di processo mediante sensori installati sulla macchina. Nel momento in cui sono superate le soglie limite di alcune grandezze fisiche stabilite dagli algoritmi, si genera automaticamente un segnale di allerta per potere intervenire sulla macchina in modo immediato o programmato/predittivo».
"Siamo particolarmente soddisfatti dell’investimento - conclude Tosto - perché stiamo registrando performance di macchina molto alte. E poi si tratta di un costruttore italiano: è bravo, rapido nella realizzazione della macchina e con la voglia di sperimentare insieme a noi alcune soluzioni innovative"